Andare in Messico e vedere le sue città coloniali è scoprire la bellezza di posti magici come Merida e Campeche!
Visitare le bellissime città coloniali dello Yucatàn è scoprire un incredibile mondo rimasto fermo all’epoca dei pirati e all’arrivo dei conquistadores. L’incanto di questi posti infatti è l’aria magica che si respira. In queste città si torna indietro nel tempo e si scoprono meraviglie di un mondo passato. Le città coloniali di cui voglio parlare sono Merida e Campeche, due bellissimi centri nella zona ovest dello Yucatàn.
Città coloniali, la bianca Merida
Subito dopo aver visitato Cancùn e Isla Mujeres, sono giunta a Merida dove ho alloggiato presso La Casa del Balam. Arrivare a Merida significa attraversare una tra le route più trafficate dello Yucatàn, una strada a metà tra Cancùn e Merida, che passa proprio in mezzo alla giungla. Questo percorso è molto famoso perchè sono tantissimi i templi maya che si trovano proprio in questa zona. Da menzionare il bellissimo sito di Chichén Itza. Ad ogni modo, dopo 3 ore e mezza passate sul magnifico pullmann ADO -mezzo di trasporto più usato dai messicani- sono arrivata a Merida.
A stupirmi maggiormente sono stati gli edifici. Il bianco è ovunque, e i palazzi sono in tipico stile spagnolo. Costruzioni coloniali in cui ogni edificio è caratterizzato da un lussureggiante cortile interno. Strade dove è facile perdersi, poichè si rimane a guardare la bellezza dei palazzi che tutt’intorno popolano la città. Il centro storico, concetrato sulla “calle 60“, offre la possibilità di assistere a serate in cui la musica fa da protagonista. Il passaggio delle automobili viene interrotto e dirottato verso altri percorsi in modo da lasciare ai locali la possibilità di ballare in strada. Merida è un vero centro culturale, caratterrizzata dal bianco, vie strette e gente sorridente.
Città coloniali, la colorata Campeche
Campeche è stata la seconda città coloniale che ho visitato, alloggiando presso l’Hotel Castelmar. Questa città mi è rimasta nel cuore per i colori delle vie del centro. Infatti a differenza di Merida, Campeche è coloratissima. Nata sulla costa del Golfo del Messico, questa cittadina ha una storia che risale alla tradizione dei popoli Maya. Tuttavia la Campeche coloniale nasce nel 1531, quando ricche famiglie spagnole vi hanno fatto costruire palazzi, mura difensive e 7 baluartes. La difesa della città, la quale è stata colpita da numerosi attacchi dei pirati, è stata proprio il suo punto di forza. Questo perchè in tal modo i campechanos, fieri della loro storia, negli anni si sono dedicati alla cura del centro città.
Campeche in questo modo è sopravvisuta al tempo, diventando nel 1999 Patrimonio dell’UNESCO. La sua bellezza è data dal un mix di sensazioni contrastanti. Infatti se da un lato si respira forte la presenza che c’è stata dei conquistadores spagnoli, dall’altra Campeche stupisce per la sua modernità. Questo la rende unica e decisamente affascinante. Il piccolo centro è caratterizzato da bassi edifici con mura colorate, dove verso le 7 di sera i ristoranti iniziano a sistemare i tavolini in strada per la cena. Un locale in cui sicuramente tornerei per mangiare dell’ottima carne alla griglia e bere uno stupefacente Margaritas è la Parrilla.