Alaska, una terra dai paesaggi dipinti di bianco, rosa e blu, in cui la notte è veramente fredda e il tempo fa sempre la differenza.
A volte anziché raccontare di viaggi già fatti, si vuole sognare di andare in posti sconosciuti. Visitare luoghi pieni di tradizioni e immergersi in culture diverse. E’ estate e il caldo soffocante di Roma mi fa venire voglia di neve, freddo e tempeste. Per questo mi ritrovo a fantasticare con la mente e arrivare fino nella lontana Alaska. Immagino, chiudendo gli occhi, sconfinate distese di ghiaccio e il silenzio della natura selvaggia. Vedo gli orsi e i salmoni dei fiumi, le alci e le foreste sempreverdi. Mi vedo viaggiare accompagnata da una muta di cani da slitta sulla Iditarod. Sogno e con i miei pensieri continuo a viaggiare fino a quando la curiosità mi porta alla ricerca di maggiori informazioni su un possibile viaggio da compiere in Alaska.
Alaska, quando anche i cartoni animati fanno venire voglia di viaggiare
Sono sempre stata una grande appassionata di cartoni animati. Ho passato non so quante ore a vedere e rivedere le mie amate videocassette, il mio hobby preferito dall’età di 7 anni. Oggi, nonostante gli impegni, per certi, molti versi sono ancora la stessa, soprattutto quando si tratta di guardare i cartoni animati. infatti spesso rimango incollata alla tv per vedere i cartoni in dvd e vhs. Ma ciò che è cambiato è la mia curiosità. Il tempo l’ha aumentata e infatti proprio qualche pomeriggio fa, dopo aver rivisto Balto, mi sono documentata sulla sua vera storia. Ero seduta a ridere per le battute di Boris, quella simpatica oca, quando mi sono iniziata a chiedere quale fosse la reale storia di quell’incredibile cane.
Così curiosando ho scoperto che proprio nel 1925 a Nome, in Alaska, scoppiò una vera e propria epidemia di difterite. Purtroppo i medicinali per curare gli abitanti della città non erano sufficienti. Inoltre la scorta più vicina si trovava ad Anchorage, distante più di mille miglia. La situazione era grave e il maltempo impediva agli aerei di sorvolare la zona e alle navi di attraccare. Per questo sulla Iditarod si scelse di far viaggiare i cani da slitta, utilizzando il tradizionale mezzo di spostamento della posta. Venne organizzata una staffetta di 20 mute di cani da slitta. Quella di Balto fu l’ultima ad arrivare con i medicinali. Balto, poiché fu il cane che completò la corsa a Nome, diventò davvero famoso. Infatti già nel 1927 la statua in suo onore ricopriva un posto privilegiato al centro di Central Park di New York.
Alaska, dal cartone animato a Glacier Bay
Dopo aver cercato le notizie su Balto, mi sono chiesta cosa di bello ci fosse da vedere lassù soprattutto in estate. Ovviamente ho trovato molte informazioni, ma ho cercato di selezionarle per capire quali tappe poter prendere in considerazione per un futuro viaggio. Così ho capito che andare in Alaska significa fare una visita ai ghiacciai di Glacier Bay. A guardare le foto dei travel blogger, questo posto risulta davvero meraviglioso.
Trasmette energia positiva e benessere. Glacier Bay è un parco nazionale nell’Alaska del sud. Per raggiungerlo non vi sono strade e si possono usare solo traghetti o piccoli aerei che partono dal piccolo villaggio di Gustavus. Deve essere un’esperienza meravigliosa vedere i ghiacciai che scendono dalle montagne fino alla baia. E deve essere davvero emozionante trovarsi di fronte al Muir Glacier, un ghiacciaio largo 3 km e spesso 80 m.
Alaska Railroad, spazi infiniti
Spostarsi non è facile quando si deve fare i conti con freddo, neve e ghiaccio. Ma la Railroad, gestita dall’Alaska Railroad Corporation, sembra essere una delle valide soluzioni da prendere in considerazione. Questa linea ferroviaria, costruita agli inizi del ‘900, serve alcuni villaggi del Paese. Immaginare di salire su uno di quei treni dal tipico colore giallo e nero per inoltrarsi nei paesaggi selvaggi della profonda Alaska è secondo me qualcosa di fantastico.
In funzione tutto l’anno, nonostante i lunghi periodi invernali, in estate la ferrovia costituisce effettivamente una delle maggiori attrazioni turistiche. In realtà va detto che questa ferrovia è largamente utilizzata sia per visitare il vasto territorio che attraversa sia per spostarsi comodamente.
Alaska, i fiordi del Kenai Fjords National Park
Nella penisola di Kenai, in Alaska, sorge il Kenai Fjords National Park, un parco divenuto tale solo dal 1980. La sua caratteristica principale e motivo di vera attrazione sono gli innumerevoli fiordi. Questi ultimi, formati dall’innalzamento del livello del mare e dal cedimento del terreno sotto il peso del ghiaccio, sono così belli da vedere da lasciare a bocca aperta. Queste “insenature” laggiù in Alaska scendono ripide fino al mare, regalando a chi osserva un’atmosfera veramente magica.
Il turismo in questa zona è una delle principali fonti di guadagno. Sono veramente tanti i turisti che ogni anno decidono di arrivare fin là per lasciarsi stupire dalla bellezza della natura. Giungere al parco e facile dalla cittadina di Seward. Nel periodo estivo giornalmente partono da lì anche numerose escursioni in modo per andare alla scoperta della fauna locale e degli iceberg.
Alaska, tra grizzly, salmoni e alci
Questa magica terra ospita una fauna incredibile. Per poterla osservare in natura e da vicino il parco nazionale di Denali è la meta giusta. Organizzando una gita pianificata all’interno del parco non sarà difficile imbattersi in alci, caribù, lupi, aquile calve, balene, grizzly e persino orsi polari.
A popolare il parco ci sono inoltre linci, ghiottoni e coyote. Ma la bellezza di questo paesaggio è data anche dalla flora. Nel parco vi sono più di 650 specie di piante oltre a muschi, licheni, funghi e alghe. Inoltre intorno agli 800 m d’altezza, il paesaggio è dominato dalla foresta sempreverde della taiga, che diventa tundra andando ancora più a nord.
Programmare un viaggio in Alaska durante l’estate non è da tutti. Ma penso che sentirsi parte della natura e delle bellezze di paesaggi come quelli dell’Alaska sia un’esperienza da fare!