Storror rules! Adoro il cinema ma un film come questo non lo avevo ancora mai visto!
Roof Culture Asia è un film che il team inglese Storror, tra i traceurs più famosi al mondo, ha interamente filmato, prodotto e diretto. I temi centrali sono lo sport, il Parkour e il suo migliore compagno il viaggio. Un film per andare correndo, camminando, saltando alla scoperta dell’Asia e di un’Oriente raccontato come mai prima d’ora. #roofculture, hashtag lanciato dal gruppo Storror qualche anno fa, è per me -che non pratico il Parkour e che ne sono solo un’appassionata- il senso profondo privo di confini della libertà.
Vedere questo film è
respirare aria fresca d’alta quota, pur rimanendo seduti sul proprio divano. Non appena si clicca play ci si immedesima talmente tanto che è come sentirsi parte della scena. Si sentono le vertigini. Ma ciò che più colpisce e lascia senza parole è la bellezza della fotografia del film. Immagini vivide di un Paese reale dal sapore bittersweet, l’Asia. Regole, abitudini e colori profondamente diversi e lontani da qui. Roof Culture Asia è la possibilità di lasciare libera la fantasia per viaggiare sognando.
Gli Storror sono quel
punto di vista alternativo e fuori dal comune che solo loro sanno avere. Guardando quello che fanno si possono provare quelle stesse emozioni che fino ad oggi solo le riprese dei migliori registi hanno saputo regalare. La realizzazione di Roof Culture Asia ha richiesto 2 anni di costante lavoro. Anche solo pensarci è un’impresa non da poco! Un film che oltre a emozionare fa riflettere su tante tematiche: la diversità, il duro allenamento, la caparbietà, la scoperta, il superamento dei propri limiti, il Parkour in una sola parola.
Parkour quella disciplina sportiva controversa, che molti amano e tanti non riescono ad apprezzare. Roof Culture Asia è però qualcosa di più, un’iniziative da appoggiare e di cui va diffusa la conoscenza.