Il mese di ottobre è un mese particolare, ci si sente come a metà strada tra ciò che si è iniziato e
ciò che si vuole portare a termine. Tuttavia ottobre porta con sé la magia di quei mesi decisi. Sì, perché se da un lato è vero che si è a metà strada per arrivare a raggiungere l’obiettivo che ci si era prefissati, dall’altra bisogna ammettere che ad ottobre ciò che è stato iniziato deve essere ormai in dirittura d’arrivo. Nell’aria si respira la forza del cambiamento. Infatti tutto ad ottobre lascia trapelare che qualcosa è cambiato.
Le strade sono colorate di arancione,
gli armadi sono popolati da sciarpe e maglioni e il caldo ha lasciato ormai spazio al vento e alle foglie. Roma ad ottobre è favolosa, veste forse il migliore dei suoi capi. Viali alberati e ville dipinti dai toni caldi di quelle tipiche nuance dell’autunno. I colori di Roma diventano avvolgenti, rimandano come per magia al profumo delle caldarroste e dei ravioli alla zucca. Fare una passeggiata nel centro in questo periodo è come tuffarsi nel cuore di un bosco.
Ottobre però è anche il mese di Halloween,
dei cachi, della zucca anche se per quest’anno è soprattutto il mese della seconda stagione di Stranger Things. Dal 27 notte è come impossibile non finire di guardare tutte le puntate! Ma Halloween è alle porte e organizzarsi per affrontare questa festa al meglio non è facile. Bisogna pensare a dove andare e soprattutto come vestirsi. Per me invece la cosa più interessante da sapere su Halloween è conoscere la sua storia.
E’ una festa dal passato che si è fatto strada nella cultura di diversi Paesi. Una festa nata secondo molti nell’antica Roma anche se per tanti altri ha origine tra i popoli Celti. I druidi credevano infatti che durante la festa di Samhain, che ricorreva ogni notte del 31 ottobre, si dovessero spaventare con fuochi e vestiti dall’aspetto bisunto e logoro gli spiriti maligni, che uscivano dalle tombe dei cimiteri. Una festa inizialmente laica, che si faceva strada grazie a racconti intorno al fuoco e a leggende tramandate nei secoli.
Jack o’ Lantern
e la sua storia è una di queste. Tale leggenda irlandese è legata alla vita di un avaro e ubriacone di nome Jack. Questi era solito trascorrere le sue serate tra boccali di birra di taverne dall’odore di legno ammuffito. Una notte, dopo aver bevuto più di ogni altra sera, Jack non appena uscito dal locale fece un incontro che gli cambiò la vita. Lì, dinnanzi a lui, vi era il diavolo. Jack, in preda al suo stato di ebbrezza, chiese al diavolo di trasformarsi in una moneta per potergli far fare un’ultima bevuta, promettendo in cambio la sua anima.
Ma non appena il diavolo si trasformò Jack si affrettò a mettersi in tasca la moneta, riponendola insieme ad una croce d’argento. Il diavolo non poteva tornare alla sua forma originaria e così scese a un compromesso con l’astuto Jack: 10 anni di libertà. Ma il patto era comunque stato fatto e nonostante Jack riuscì a vivere liberamente altri 10 anni, quando l’ultimo giorno del decimo anno giunse alla fine, il diavolo si ripresentò.
Il furbo Jack
questa volta chiese al diavolo di poter raccogliere una mela da un albero prima di dire addio alla sua anima. Ma non appena il diavolo si trasformò, Jack per impedirgli di scendere dal ramo incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un nuovo compromesso: in cambio della libertà il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.
Durante il resto della sua vita Jack commise però numerosi peccati e quando infine morì fu rifiutato dal paradiso. Ma una volta giunto all’Inferno venne scacciato anche da lì e il diavolo lo lasciò errare per sempre come anima tormentata nel freddo e il buio di un’inframondo. Jack che voleva almeno un po’ di calore per scaldare quelle notti fredde e desolate, chiese al diavolo il quale per tutta risposta gli tirò addosso un tizzone ardente. Lo stesso tizzone che Jack allora posizionò all’interno di una zucca che da quel dì porta sempre con sé.