Pocket Heroes, inoltrarsi negli angoli di mondo con Irina Cuda
Viaggiare e lasciarsi stupire dal mondo che si incontra. Rimanere a bocca aperta e con il naso all’insù. Conoscere popoli lontani, visitare luoghi sconosciuti, calpestare terre incontaminate. La curiosità è il motore che ha permesso a Irina Cuda, blogger di viaggi di MyTravelLife, di scoprire il mondo sotto un’altra prospettiva. Irina con la sua solarità e la sua freschezza è riuscita con impegno e costanza a realizzare i suoi sogni. Il duro lavoro e la perseveranza l’hanno portata oggi a essere soddisfatta di se stessa e di quello che ha. L’intervista a lei dedicata racconta delle sue esperienze e della sua voglia di affrontare la vita con il sorriso!
Ognuno ha un passato, delle radici e un mondo a cui si sente legato. Racconta chi sei e da dove nasce la tua passione.
Sono Irina, una “sognatrice coi piedi per terra”. Mi piace realizzare i miei sogni e forse in parte lo sto facendo. Non avrei mai pensato di fare il lavoro che mi piace, il mio percorso di studi è iniziato in un modo ed è finito in un altro. Sono sempre stata una persona curiosa e appassionata e questo mi ha portato ad affrontare le mie paure, in una sfida con me stessa fino a realizzare qualche piccolo grande sogno, desiderio.
Tutti hanno la propria. Qual è la tua, in cosa consiste la tua passione?
Ho iniziato studiando materie scientifiche e viaggiando con la mia famiglia in Italia. Scrivevo, scrivevo sempre delle mie esperienze, delle mie emozioni. Scrivevo per comunicare, per lasciare una traccia e osservavo. Osservavo molto, soprattutto quello che è diverso dalla mia quotidianità. Questo mi ha portato, ad un certo punto della mia vita a iniziare una sfida con me stessa, a cambiarmi e a lavorare su di me per realizzare qualcosa che fosse un contenitore delle mie passioni, ho iniziato così a scrivere un blog. Prima un semplice blog narrativo, che però presto si è trasformato in un travel blog. Ho iniziato a studiare notte e giorno per migliorare e conoscere, per mettermi alla prova, fino a riuscire, cavalcando le mie naturali inclinazioni, a lavorare nella comunicazione.
Oggi sono una travelblogger, Mytravellife è il mio blog, dove racconto i miei viaggi (non vacanze ma viaggi), racconto le emozioni che ne derivano e dove mi sono focalizzata su destinazioni non conosciute e non mainstream soprattutto per la “generazione 1000 euro in viaggio”. Sono anche una Social Media Manager appassionata del suo lavoro, che ama raccontarsi ma anche raccontare. Come quando sono in viaggio, così anche nel mio lavoro di consulente di comunicazione compio il mio viaggio nelle realtà delle aziende che affianco, le scopro e le faccio scoprire al pubblico, le racconto e le promuovo con genuinità non dimenticando mai il lato umano che per me è un tassello fondamentale della comunicazione. Il viaggio è per me motivo di scoperta, sono come una spugna che raccoglie informazioni, sensazioni, emozioni ed esperienze per poi trasformarle in creatività, idee e parole nel mio lavoro.
Il tempo è compagno e nemico di viaggio. Come si riesce a trovare il quando per iniziare e continuare a perseguire con costanza la propria passione?
E’ molto difficile destreggiarsi, soprattutto quando si fa un lavoro molto articolato, in team e in cui tener conto delle esigenze di tutti prima che delle tue. Il tempo sembra sempre poco, ma la volontà gioca un ruolo fondamentale. La volontà, la passione e l’organizzazione sono le parole chiave per poter lavorare come social media manager con diversi clienti nel miglior modo possibile, aggiornarmi professionalmente in maniera costante ma anche viaggiare e aggiornare il mio travel blog.
Alcune volte faccio fatica, in particolari periodi dell’anno in cui il lavoro prevale sul blog e sui viaggi; però cerco sempre di non dimenticarmi di me stessa e di queste cose che sono parte di me. Mi fanno stare bene e così organizzo le mie attività ritagliando sempre un po’ di tempo per coltivare questi aspetti, la mia crescita professionale, il rapporto professionale e umano con i clienti che seguo e la loro attività, i viaggi e il mio blog ma anche la famiglia, gli amici e la vita privata. Forse sì, scrivendolo bisogna essere un po’ supereroi ma una volta una signora mi disse: tu sei una Donna… non devi meravigliarti di tutte le cose che fai… sei un supereroe dalla nascita!
Il mondo è grande. Molto, troppo grande. Hai deciso di stanziarti e dare uno start partendo dall’Italia, perché? Hai in mente di andare altrove e ampliare i tuoi confini?
Amo molto l’Italia, sono italiana e ne vado orgogliosa soprattutto quando vedo lo stupore negli occhi delle persone a cui lo dico durante i miei viaggi. Lavoro lontano dalla mia terra d’origine, la Calabria, ormai lasciata 18 anni fa. Mi sono spostata molto per lavoro, la maggior parte delle volte in Italia ed è stato entusiasmante. Non credo ci siano confini dove ci sono progetti e idee. Ho scelto di vivere a Roma perché era un mio sogno ma non sono un albero, le mie radici posso portarle con me ovunque io vada se ci sono con me gli affetti e le passioni in grado di nutrirle!
C’è stato qualcuno determinante per te o che è stato come un punto di riferimento o una spinta nella realizzazione del tuo progetto?
No. Un po’ mi spiace dirlo perché avrei voluto un mentore. Spesso invece ho dovuto mostrare a chi nutriva poche speranze che invece ero sulla strada giusta. Con caparbietà e testardaggine mi sono costruita la mia strada, qualche aiuto, suggerimento, spunto mi è arrivato dall’esterno ma nessuno è stato determinante quanto me stessa e le mie decisioni. Avessi sbagliato avrei voluto non accusare nessuno di un fallimento personale invece così posso gioire con tutti quelli a cui fa piacere la mia felicità, ogni giorno, passo dopo passo.
The Pocket World è un mondo colorato che celebra la diversità. Cos’è che caratterizza e differenzia dagli altri il tuo mondo tascabile?
L’emozione e l’umanità. Mi piace sia nel lavoro come social media specialist sia come travel blogger non tralascio mai l’aspetto emotivo e umano. Spesso cerco di immedesimarmi a volte nelle realtà che racconto sui social per costruire una comunicazione differente che non sia solo una vetrina. Lo stesso nei viaggi, cerco di scoprire le radici dei luoghi che visito, di dare consigli, di adattarmi cercando di superare per prima i miei limiti. Il motto del mio blog è “viaggiare ti mette di fronte allo specchio ed è un rischio che vale la pena correre”. Penso che ogni viaggio debba essere prima di tutto una sfida con se stessi per superare i confini che abbiamo dentro di noi, che abbiamo costruito, in cui siamo cresciuti e per essere in grado di aprirci ad accogliere in maniera positiva e critica quello che è “diverso“.