Visitare l’Abruzzo è sempre una piacevole scoperta; una terra piena di ricchezze e di tesori nascosti!
Durante le ultime vacanze ho avuto la fortuna di passare dei bellissimi giorni immersa nelle montagne dell’Abruzzo. La mia è stata un’esperienza fantastica: una casa interamente in pietra, con caminetto e tanto verde intorno. Sono rimasta totalmente rapita dalla bellezza e dalla tranquillità delle montagne di Corvara! Questa è uno dei tanti piccoli paesini dell’Abruzzo rimasto vittima delle scosse dei terremoti, ma nonostante la solitudine Corvara è riuscita a mantenere intatte le “pagliare“. Queste ultime, case interamente in pietra, usate sia come abitazioni sia come stalle per gli animali da soma, sono rimaste in piedi per riscaldare gli animali e quell’ultimo abitante che ha deciso di non abbandonare la sua casa. Giovannino è l’ultimo pastore rimasto a vivere in paese insieme alle sue caprette che lascia correre libere sui pendii delle vicine montagne. E’ stato strano sentire la sua voce parlare sola con il vento.
Il vecchio borgo di Corvara
conserva il fascino di quei paesi arroccati ed esposti a ogni tipo di intemperie. Luoghi decisamente solitari ma che amo visitare. La stagione fredda però credo che doni tutta un’altra luce all’Abruzzo. Ho trascorso dei giorni con un cielo terso e luminoso a Corvara e in quei giorni ho conosciuto i gatti e i cani randagi del paese, accuratamente accuditi da Giovannino, scoprendo come in modo incredibile quell’ultimo pastore curi con amore anche le piante rimaste a colorare il “suo” borgo. La mia è stata una scoperta, Corvara è da andare a visitare perché è lì fin dal XI secolo, prima come avamposto dei signori feudali, poi come punto di ritrovo per i monaci. Corvara, che si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, è un borgo che si arrocca sulle pendici del monte Aquileio, che è possibile da vedere in tutta la sua bellezza durante facili passeggiate.
La casetta di pietra dove sono stata, non era nel borgo ma su uno dei versanti della montagna; una piccola luce nel buio della sera e un caldo punto di ristoro. Rimanendo lì per qualche giorno ho avuto modo di conoscere Corvara ripercorrendo come un vero e proprio viaggio nel passato la storia di chi come me qualche anno addietro ha vissuto da protagonista tra il forno del vecchio borgo, la lavanderia e la merceria. Viottoli, strade sterrate e ciottoli, arbusti e vegetazione che lascia spazio alla roccia e ai licheni; Corvara e le sue montagne sono state la scoperta di un Abruzzo ancora troppo poco conosciuto.