Quarantena a maggio; dalla cucina al terrazzo, dal salotto alla camera da letto, dal balcone al bagno, vivere in casa in micro spostamenti vissuti come migrazioni
La quarantena imposta per l’emergenza Covid-19 mi ha fatto riscoprire il piacere degli angoletti di casa. Ho imparato a riconoscere quei momenti che ricorrono giorno, dopo giorno come i più importanti. La colazione, il pranzo e la cena diventano quasi dei rituali. Il caffè a metà mattinata, il tè a metà pomeriggio, la tisana dopo cena, quasi indispensabili. Vino e aperitivi solitari o in compagnia virtuale, amaro per due e ciambelline al vino fatte in casa, e ancora pizza, pasta, insalatone e contorni diversi, un mantra. E poi le passeggiate con il nostro cane e la primavera che avanza, gli esercizi in casa per non sentirsi con i muscoli a pezzi; tutte cose che ho potuto fare osservandomi. Di solito non ho mai tempo per nulla, per una volta, cogliendo il lato positivo della quarantena ho vissuto questo periodo che perdura da Febbraio, riscoprendo il piacere delle piccole cose e così ogni micro spostamento in casa ha preso l’importanza di una migrazione. La mia migrazione uno stato mentale a un altro; la percezione dello spazio che mi circonda è rallentata e un po’ rarefatta.
Balcone e piantine
Uno dei miei ultimi hobby è sicuramente una sotto specie di giardinaggio; dico così perché effettivamente quello che faccio è comprare vasi e vasetti, abbellire il balcone, provando a prendermi cura delle mie piantine. Devo ammettere che è molto rilassante e soddisfacente. Praticamente sto sempre a cambiare la posizione dei vasi e a controllare se il terriccio è umido a sufficienza o se c’è bisogno di acqua. Ho anche una serie di esperimenti in corso; ho creato con due damigiane da vino dei terrari e nel frattempo sto aspettando che delle piante mi caccino delle radici in acqua per poi trasferircele; in più anche se ho letto che in realtà è l’autunno il momento migliore per piantare dei semi, non mi sono fatta scoraggiare e così ripescata dalla credenza una tazza inutile (tale a causa della sua poca grazia) e fatto un buchetto sul fondo con il trapano, ho preparato sassolini e terra per accogliere il mio seme di pesca. Chissà se crescerà la pianta…. Ci vuole pazienza eh, perché le tempistiche quando si tratta di piante non sono affatto brevi, ad esempio 15 giorni almeno per vedere la nascita di piccole radici di alcune piante grasse messe in ammollo. Però data la quarantena, attendere non sembra così fuori luogo.
Terrazzo e sole
Di solito quando arriva questo periodo dell’anno voglio sempre fare la lucertola al sole per provare ad abbronzarmi in modo graduale in vista dell’estate. Peccato che non ho mai tempo per farlo. Questo giro invece posso! Da un po’ di tempo a questa parte infatti verso le 3 e mezza del pomeriggio mi armo di sedia pieghevole, riviste/libri (da qualche giorno porto con me anche la Settimana Enigmistica) e sto là a prendere il sole per almeno un’oretta. Oltre all’abbronzatura, che ha a tutti gli effetti un risvolto piacevole, sto iniziando a scoprire la bellezza di un quartiere visto dall’alto. Intanto le rondini stanno nidificando, le api volano libere e a volte mi passano accanto anche lì ad “alta quota”, i vicini fanno come me cioè si piazzano come meglio riescono a prendere il sole sui loro terrazzi e niente la primavera è proprio sbocciata, volano pollini e vedo tanti, tanti fiori. Da casa mia in più si riescono a vedere bene dei prati che vanno dritti, dritti nel parco della Marcigliana; se si è fortunati sul fare della sera in lontananza ci sono anche i cinghiali.
Salotto e camera da letto
Devo ammettere che la sala è il punto di maggiore snodo in casa; è dove c’è la libreria grande, dove i nostri divani ci aspettano e dove solitamente trovo Lucky, il nostro bel Dalmata. Tra un documentario da vedere e qualche film, serie tv o cartone animato, Lucky mi fa sempre compagnia o mi invita a giocare. Il nostro passatempo preferito è acchiapparella, vince sempre lui e proprio per questo lo inganno e quindi finiamo spesso per ritrovarci a giocare a nascondino! Il salotto è il posto cui a volte mi piace stare anche solo per dondolarmi un po’ sulla nostra sedia a dondolo. La sera è il momento della giornata che preferisco, soprattutto perché c’è il passaggio verso la camera da letto. Da noi il sole in camera arriva solo tra le 5 e le 6 del pomeriggio, quindi sdraiarsi è sempre un piacere tra i rumorini della natura della collina accanto a casa e il fresco delle lenzuola.
Bagno e cucina
Il bagno è e lo sarà sempre il posto che preferisco della casa. Il nostro non è molto grande e i lavori da fare non sono ancora finiti ma per me è il posto in cui mi posso rilassare come meglio credo tra scrub, pediluvi, incremamenti vari e lavaggi di diverso genere. In questa quarantena poi mi sono fatta una bella cultura sul fai da te in fatto di beauty, così i miei pasticci preferiti sono diventati quelli a base di caffè, zucchero, limone, yogurt e ancora olio di cocco, olio di mandorla, olio d’oliva. Creo le mie pozioni e poi vago in casa col colore della pelle che vira a seconda dell’impasto che mi sono spalmata in faccia!
La cucina è il relax in tutto e per tutto. Mangio, cucino, guardo il cibo nel frigo, lo ordino, levo tutto dalle confezioni da supermercato e rimetto tutto in vasetti di varie dimensioni. Tutti i contenitori in vetro sono conservati gelosamente, pronti per accogliere le erbette, dal timo al rosmarino, dalla salvia al basilico, dall’origano alla mentuccia ecc. ecc. Ogni cosa ha un suo posto, come fa ogni vera maniaca del controllo. Inoltre mentre mi do a queste mansioni spesso sorseggio del buon vino, che in casa non manca proprio mai!
In definitiva questi giorni difficili sono stati un modo per ritrovare me stessa, dedicarmi a tutte quelle cose che solitamente non si riesce mai a fare per mancanza di tempo. Un periodo in cui ho vissuto guardando fuori dalla finestra ma in cui ho avuto modo di pensare un po’ di più