California, paesaggio che cambia miglio dopo miglio
La California l’abbiamo scoperta piano, piano; un viaggio fatto a settembre con i venti ancora caldi sulla costa e un paesaggio montano che sapeva dell’Autunno in arrivo. La California è veramente da scoprire e per me in auto è il modo migliore. Paese dai mille colori e dai paesaggi che cambiano e diventano diversissimi in poche miglia. Il nostro viaggio – mio e della mia dolce metà – è iniziato a Los Angeles, dove una volta presa l’auto in affitto ci siamo spostati per scoprire l’entroterra. Prima di partire mi ero assicurata di avere con me tutto l’occorrente: una buona guida della Lonely Planet, libri da leggere -come “I pascoli del cielo” di John Steinbeck, materiale da campeggio selvaggio e il fedele Ukulele di Tom – compagno inseparabile.
Ciao, città degli angeli
Per chi sta programmando un viaggio in California, attenzione: Los Angeles – che è comunque pazzesca per molti versi, mi ha lasciata un po’ così, non saprei dire se in un mood negativo o positivo. Ad esempio: il centro non esiste praticamente, quindi se si vuole andare in centro, si va verso una zona centrale rispetto agli altri quartieri/mini città; cosa che direi strana. Dove c’è l’oceano è tutto molto “Baywatch” ed effettivamente ci sono vari spot per fare workout da veri sportivi californiani sudati. Qua e là si trovano surfisti/-e e devo ammettere che rispondono fedelmente al loro stereotipo: alti, atletici, biondi con occhi azzurri, pelle ambrata, capelli lunghi, molto alti, su uno skate o con la tavola sotto braccio. I centri commerciali vendono a prezzi assurdi ma i “Ross, Dress for Less” compensano vendendo la stessa roba di marca a molto (molto, molto, molto) meno – pazzi questi americani! Una colazione con caffè lungo, avocado toast e spremuta d’arancia, a 18 dollari mi è sembrato un furto ma le alette di pollo fritte a nemmeno 3 dollari un regalo strano, tipo che mi sono chiesta “cosa starò davvero mangiando?”. Ecco Los Angeles è questo, una città piena di contraddizioni.