Istantanee, mostra personale presso Galleria Moderni, via dei Banchi Vecchi 42, ore 18.00
Inauguro a Roma, il prossimo 10 novembre, la mia prima mostra personale. Istantanee è la ricerca della realtà, il mio bisogno di capire cosa i miei occhi vedono quando guardano. Osservare è un tipo di azione che si svolge in modo diverso da soggetto a soggetto. Mi chiedo sempre cosa gli altri vedano e mi interrogo quotidianamente su quello
che io percepisco come reale. Credo che il tempo sia la parte misteriosa del viaggio; sfugge, corre e a volte sembra fermarsi. Mentre il tempo passa, fisso nella mente delle emozioni che sento il bisogno di rivivere. Trovo che il confine
tra reale e immaginifico sia veramente sottile e che forse lo sforzo per comprendere tutto questo sia superfluo ma mettere su carta queste impressioni di vita quotidiana mi offre l’occasione di decodificare il mondo che vivo e tentare di farne parte.

Istantanee – il progetto
L’alienazione del pensiero volto al futuro è una bugia piena di speranze; quello che accade è l’unica verità ma il passato si costruisce e si manifesta in una miscela tra desiderio e atto compiuto. Un gesto, una parola, un sorriso, una litigata; momenti voluti o casuali, figli del destino che racchiude ogni cosa in una bolla capace di rimanere viva in modo imperituro. Le istantanee senza vergogna riquadrano la vita e la presentano per come nasce, nuda e fragile, bella e carica di dubbi e paure. Siamo soli e parte di qualcosa; tra il colore del cielo e quello della pelle rimangono sospese le emozioni che sono il valore alto con cui è resa accettabile l’esistenza.

Quell’istante in cui un fotogramma ha l’occasione di fissarsi nella mente e trasformarsi in ricordo è il vissuto che si manifesta diviso nelle sue tre forme: passato, presente e futuro. Le istantanee raccontano una prospettiva relativa; si mette in atto su carta una realtà narrata che a sua volta è soggetto di narrazione altrui. Non c’è un punto fermo in se stesso ma una moltitudine di possibilità di scelta. Decidere di riportare il vissuto porzionato su carta impegna la mente
e la obbliga in modo imperativo a rivolgere l’attenzione su cosa è e non è opzionabile; i bisogni, quali sono gli istinti e quali le necessità, cosa rende un uomo migliore e cosa offre l’occasione di continuare a cercare.

Rimanere in tensione, rimanere con il cuore in ascolto verso fuori e verso dentro. Non ci possono essere in tal senso compromessi; e coloro che non comprendono o non vogliono ammettere la risoluzione manifesta del reale danno espressione all’abnegazione.
Il tangibile è tale solo nel suo incanto.